s...Tellerie

il titolo basta da sè...

27 febbraio 2007

Paura

Una nuova forma di paura. Si potrebbe chiamare anche "preoccupazione" o "ansia", ma è proprio tanto simile alla "paura". Che a un amico accada qualcosa di brutto. Molto brutto. Perchè vive in zone di guerra. Molto calde, specie negli ultimi tempi. Ascolto le notizie con un gelo nel profondo..."E se dicono il suo nome?", mi chiedo.....
Poi non lo dicono....sono altri....suoi amici, anche, ho scoperto. Colleghi di lavoro.
Perdere un amico a causa di una guerra lontana...mi è già capitato. Questa volta sarebbe peggio.
Paura. Si. Non si può chiamare in altro modo.

Allergia alla città

Non capisco, a volte, perchè molta gente viva in maniera tanto insofferente e villana.
Sarò io ad essere diventata troppo sensibile. Può essere.
O troppo esigente? Mah....
Comunque non la tollero più questa gente che spinge per farsi largo, che ti calpesta, se può, per arrivare prima alla porta dell'autobus. E se piove...peggio....ti inonda.
Questa gente che impazzisce all'idea di aspettare un minuto. Tutti convinti che gli altri siano lì apposta e solo per fregarli in qualche maniera. Zero tolleranza. Niente pazienza. Comprensione e solidarietà....chissà che cosa vogliono dire queste parole???
La città sta diventando tutto questo. Le persone lo stanno diventando. Sempre di più. O forse lo sono sempre state e io ne facevo parte.
O forse ne faccio ancora parte, ma piano piano, forse...mi sto "risvegliando".
Comunque non posso fare a meno da esserne irritata, infastidita.
Brutto vivere così. Sarà la qualità della vita in città, che chiamare "qualità" è quasi una presa in giro, a imbruttire in questo modo gli abitanti.
Spero di salvarmi.

14 febbraio 2007

Amicizia

Oggi...anzi a dire il vero ho iniziato ieri. Ho deciso di smetterla di trovarmi scuse...è vero che di impegni ne ho troppi e la stanchezza sale e livelli vertiginosi, ma non si può, non si deve, anzi direi, meglio, non si vuole trascurare gli amici così. Ultimamente sono quasi scomparsa con tutti, ma almeno un'email, una telefonata ogni tanto...posso farcela a trovare il tempo per farla!!!
Buon proposito realizzato. E fa veramente bene al cuore. Devo ricordarmi, quanto bene fa al mio cuore.

13 febbraio 2007

Sogno dell'uomo che guarda il volo degli uccelli



Immaginazione e Realtà


Una volta un caro amico mi ha regalato un libro con questa dedica:

"Qualche volta l'iimmaginazione supera la realtà, migliorandola"
Mi sembra vero e importante. Un altro caro amico spesso racconta le cose che gli sono successe, cambiandole un po':
"La realtà è talmente squallida, che io la cambio, ne invento un'altra"
Si può fare, come un gioco. Spesso non è bello quello che ci circonda, purtroppo. Basta restare nel gioco, sapere che di questo si tratta. Non vivere nei sogni, non ne vale la pena. Forse vivere aspirando ai propri sogni e lottare per realizzarli. Vale la pena.
Ma accade anche che, le realtà è bella...bella come non lo è mai stata. Forse troppo bella, tanto da fare fatica a crederci. E la paura che tutto sia solo immaginazione, sogno, fantasia è tale da fare perdere di vista quale sia la realtà e quale l'immaginazione, le fantasie nate dalla paura.
E alla fine il rischio è...perdere la realtà per dar ragione a un brutto sogno.

12 febbraio 2007

Ancora sulla "lentezza"...

Vivendo a Milano e in più facendo pendolarismo insistente e prolungato con Pavia...quindi mezzi pubblici, treni, orari, ritardi...non posso fare a meno di sentire molto molto molto il bisogno di un po' di calma.
Andare piano. Rispettare i miei tempi e le mie esigenze naturali. Di sonno e di veglia. Di ritmo quotidiano. Per questo mi piace particolarmente una giornata (19 febbraio...ricordate??) dedicata alla "lentezza" che, per me, significa proprio tutto quello che ho detto prima.
Nel mio piccolo, non so ancora come, vorrei contribuire a fare qualcosa con più calma, ma non solo quel giorno, sempre. Di sicuro mi farebbe bene.

Come recita un vecchio koan zen:
Una volta Shih t'ou domandò a Yueh shan:
« Che cosa stai facendo?»
«Non sto facendo nulla.»
«Allora, stai perdendo il tuo tempo.»
«Ma, anche se facessi qualcosa,» ribatté Yueh shan «non perderei il mio tempo?»
Il tempo scorre qualunque cosa si faccia o non si faccia, è giusto impegnarsi nelle attività dell'esistenza, ma bisogna mirare a ciò che è essenziale. È importante lavorare, ma anche concentrarsi completamente in ciò che facciamo; compiere però una distinzione fra attività naturali e necessarie, e attività artificiali e superflue.
Inoltre, periodicamente è necessario smettere di fare per trovare il senso di ciò che stiamo facendo.
«Affrettati, e non arriverai» dice un proverbio cinese.