Questa mattina

Da Milano, per andare a Pavia, mi sveglio presto. Questa mattina, molto più presto. Un brusco, angosciante risveglio...al posto del famigliare trillo (anzi, biiip biip) della mio piccolo mostro digitale...grida, urla, rumore di oggetti pesanti che cadono, sbattono, lamenti, forse richieste di aiuto (???). Il tutto proprio lì. A un passo. Al di là del muro. Le mie vicine di casa. Non è la prima volta che succede, ma è la prima volta nel silenzio tombale delle cinque del mattino. Non sono italiane, non capisco cosa dicono...oggi mi sembrava una strillasse "Aiuto", ma forse mi sono sbagliata. Angoscia profonda. Non sapevo cosa fare. Chiamo la polizia? O no? E se quando arrivano è già tutto finito? E se mi fanno domande? Perdo il treno....ho una classe che arriva alle nove e mezza...non posso....è una cosa un po' egoista. Lo so. Un po' me ne vergogno. Dopo un po', sento delle voci...dalle scale. Rumori di passi pesanti che salgono. Voci alterate: "Siamo al quinto piano...è qui!". Apro l'occhio magico e spio, da dietro la porta....è la polizia. Qualcuno li ha chiamati. Le urla proseguono. I poliziotti si fanno aprire. Io resto chiusa dentro, tesa, spaventata. Cosa sarà successo? La mente colma di ricordi di aggressioni...lette sui giornali....sentite alla radio o alla televisione. Ultimamente, a Milano, è un continuo. Ancora la voce del poliziotto...proprio davanti alla mia porta...parla alla radio: "E' una lite. Abbiamo trovato...nulla di grave". Le urla non sono cessate. Una delle due donne strilla come un'ossessa, come fosse isterica...frasi per me senza senso...in una lingua aliena. Uno dei poliziotti le dice di smettere. Niente, non lo ascolta. Ripete a voce più severa. Nulla. L'agente si spazientisce...un bel bestemmione (che non ripeterò) poi: "Basta!!! Basta urlare!!! Hai svegliato mezza Milano...basta!!!". Le urla cessano. Finalmente. Dai rumori capisco che i poliziotti stanno andando via. Dall'appartamento non arriva più nessun rumore. Silenzio di tomba. Non era mai accaduto prima. Probabilmete le hanno portate in Questura, per gli accertamenti di identità e permesso di soggiorno...la giornata è iniziata. Troppo presto e troppo violenta. Migliorerà....mi dico, mentre mi preparo a uscire.