Piccoli dettagli o coincidenze
Questa mattina, l'autobus affollato. Fin qui, normale.
A Maciachini, dove c'è la metropolitana, scendono quasi tutti. Allora faccio caso a lei.
Una signora, asiatica, credo indiana, infagottata in un piumino contro il freddo delle 7.30 del mattino (è il 15 gennaio!!). In testa, calato, un berretto di lana, nero, con un grosso pon-pon e tanti brillantini incollati sopra.
Fin qui niente di strano. Dopo due fermata, la vedo scendere e l'occhio mi cade sulla gente ferma, sulla banchina, ad aspettare l'autobus.
Lei scende e passa a fianco a un uomo, in attesa: stesso berretto. Identico, brillantini e pon-pon compresi.
Strano, penso. Buffo, un po'.
Poi treno, al solito, ma in orario, meno male. Pavia. Solita passeggiata, attraverso il centro per arrivare al Dipartimento. C'è molta gente in giro, ragazzi e ragazze che vanno a scuola o all'Università. Lavoratori che si affrettano in ufficio...
Di nuovo, eccolo là!
Calcato sulla testa di una ragazzina. Il berretto!!! Nero, col pon-pon e i brillantini!!!!
Mi viene da ridere e proseguo per la mia strada.
A pochi passi dall'arrivo, una coppia di studenti, chiacchiera e mi viene incontro....quasi fatico a credere ai miei occhi...è Lui. Il berretto.
E fanno quattro. E sono solo le nove del mattino.
Ora, mi chiedo...caro berretto nero col pon-pon e i brillantini...cosa stai cercando di dirmi?
Il segreto per salvare il mondo dallo scioglimento dei ghiacciai polari? I numeri da giocare al lotto per diventare miliardaria? Che farà freddo e io non ho messo il cappello stamattina?
Oppure...sono le piccole cose, i piccoli dettagli che normalmente ci sfuggono, ma che quando li notiamo ci sembrano strane, buffe, eccezionali cincidenze.
A Maciachini, dove c'è la metropolitana, scendono quasi tutti. Allora faccio caso a lei.
Una signora, asiatica, credo indiana, infagottata in un piumino contro il freddo delle 7.30 del mattino (è il 15 gennaio!!). In testa, calato, un berretto di lana, nero, con un grosso pon-pon e tanti brillantini incollati sopra.
Fin qui niente di strano. Dopo due fermata, la vedo scendere e l'occhio mi cade sulla gente ferma, sulla banchina, ad aspettare l'autobus.
Lei scende e passa a fianco a un uomo, in attesa: stesso berretto. Identico, brillantini e pon-pon compresi.
Strano, penso. Buffo, un po'.
Poi treno, al solito, ma in orario, meno male. Pavia. Solita passeggiata, attraverso il centro per arrivare al Dipartimento. C'è molta gente in giro, ragazzi e ragazze che vanno a scuola o all'Università. Lavoratori che si affrettano in ufficio...
Di nuovo, eccolo là!
Calcato sulla testa di una ragazzina. Il berretto!!! Nero, col pon-pon e i brillantini!!!!
Mi viene da ridere e proseguo per la mia strada.
A pochi passi dall'arrivo, una coppia di studenti, chiacchiera e mi viene incontro....quasi fatico a credere ai miei occhi...è Lui. Il berretto.
E fanno quattro. E sono solo le nove del mattino.
Ora, mi chiedo...caro berretto nero col pon-pon e i brillantini...cosa stai cercando di dirmi?
Il segreto per salvare il mondo dallo scioglimento dei ghiacciai polari? I numeri da giocare al lotto per diventare miliardaria? Che farà freddo e io non ho messo il cappello stamattina?
Oppure...sono le piccole cose, i piccoli dettagli che normalmente ci sfuggono, ma che quando li notiamo ci sembrano strane, buffe, eccezionali cincidenze.
1 Comments:
At 11:18,
Unknown said…
Sarà un berretto che controlla le menti... oppure il simbolo di una setta... oppure lo indossa qualche idiota alla televisione... oppure è una coincidenza... oppure era un saldo di qualche marca importante... oppure...
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