s...Tellerie

il titolo basta da sè...

20 novembre 2006

Passeggiate

Venerdì 17. Sarà un caso? Novembre. Traffico già prenatalizio. Sciopero mezzi pubblici a Milano. Dalle 18.00 e io arrivo da Pavia, in treno. Dopo le 18.00. Impossibile farne a meno.
Bene. "Camminerò" mi sono detta. Scelto treno - lumaca che mi portava in Porta Garibaldi. Mi avvicino a casa rispetto a Milano Centrale. A Milano il viaggio diventa surreale. Buio, fuori. Piove, forse. Il treno passa in zone mai viste. Cupe e desolate. E per lo più sta in gallerie. "Ma dove sono questi tunnel?" mi chiedo. Da fuori, non li ho mai mai visti. Buio e muro, grigio. Rumore di ferraglia. Vagoni vuoti o quasi. Luce pallida. Muro e buio, ancora. E ancora. E ancora. "Ma quanta strada c'è fra Lambrate Porta Garibaldi?", mi chiedo. Tanta, pare, mi rispondo. Non finisce mai.
Poi, d'un tratto. Luci. Cartelli. Un treno comparso dal nulla, al nostro fianco. Stridere di freni. Arrivati.
Oplà.
Eccezionalmente, esco dalla stazione dal lato giusto, senza girarla prima tutta. Bene. Ora si cammina. E' confermato: piove. Ma non troppo da inzupparsi. Poco male. Ho l'ombrello. Lo apro.
Straordinariamente, tranquilla. Un passo dopo l'altro. Vado a naso per trovare la strada giusta. Ci sono stata poche volte, da queste parti. Ecco quella via!!! Penso..."Ho capito dove sono! Evviva!". Vie buie e pacate. Rumore lontano di motori e calcson impazziti. In avvicinamento. Li raggiungo. Di nuovo su sacco di gente attorno. File di auto. Faccio prima io a piedi...
Arriva una 91!!! Oplà...al volo, risparmio due fermate a piedi in "territorio sioux". Compressi. Si stava meglio fuori a passeggiare. Ma due fermate finiscono subito. Mi manca ancora una lunga lunga lunga via. Poi a destra un pezzetto...e....casa!!! Un passo dopo l'altro, mi perdo fra i pensieri. D'un tratto mi risveglio: "Ma sono già qui?" quella luce familiare là davanti...è la piazzetta....manca poco. Quando pensi "Manca poco" dopo non ti passa più. E' vero. Ma alla fine passa. Un passo dopo l'altro. I giardini sotto casa, deserti. I soliti raduni, stasera, son stati sospesi, pare. Sarà la pioggia. Incrocio gente che si affretta verso casa. Pizze d'asporto per cena. Tardi a casa, stanchezza e umidità...almeno niente da cucinare. Giusto. Sorrido. Apro il portone. Sorrido. A pensarla, ieri, sembrava un'impresa impossibile. E' già passata. Bella passeggiata.

1 Comments:

  • At 11:00, Blogger Unknown said…

    a volte una passeggiata è un piccolo momento per riflettere e rilassarsi, spesso se ne perde il piacere ai giorni nostri. Ma la passeggiata senza fretta mi garba molto!

     

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